Il tempo quaresimale rappresenta un particolare momento impegnativo , nell'ampio contesto dell'anno liturgico, che ci permette di rinverdire continuamente l'anima del cammino di ogni scelta cristiana, attraverso l'esperienza della conversione, in modo da rivestirci di Cristo per crescere nella novità della vita. Il cristiano vi si sente pungolato sempre più a ritrovare la propria identità personale ed ecclesiale. Ciò che lo dovrebbe caratterizzare in tutto l'arco della propria esistenza viene particolarmente evidenziato nel quaranta giorni vissuti con Gesù nel deserto, come ci insegna il prefazione della prima domenica di quaresima. Solo in questa viva imitazione del Maestro possiamo giorno per giorno maturare nella vocazione ad esserne il volto luminoso, nella somiglianza esistenziale con la sia esperienza pasquale.
Il cammino quaresimale
La metodologia che la quaresima ci offre si rivela particolarmente importante per rileggere in modo positivo la quotidiana sequela del Maestro divino.
- Partendo dall'esperienza contemplativa propria delle diverse domeniche che offrono testi scritturistici legati alla riscoperta e alla valorizzazione della propria identità battesimale,
- il discepolo si pone in stato penitenziale nello scorrere dei giorni feriali, in un fecondo approfondimento del dono della conversione - attrazione a Cristo, in un dilatarsi della carità fraterna,
- per maturare nella vocazione trasfigurante, propria del processo all'interno dell'iniziazione sacramentale al suo mistero pasquale.
Sicuramente l'accesso a un simile itinerario risulta particolarmente difficoltoso per la cultura odierna che ha spesse volte una visione unicamente negativa della quaresima: è la semplice lettura penitenziale che l'uomo dei nostri giorni non riesce bene ad inquadrare nel suo itinerario evangelico. Il rischio nel quale si potrebbe cadere è quello della penitenza per la penitenza che porta l'uomo ad essere sempre più rinchiuso in se stesso in un narcisismo spirituale molto autogratificante,
Il cammino quaresimale conduce progressivamente il discepolo del Signore a rinverdire la propria vocazione che è vocazione alla libertà: Questo percorso avviene mediante la costante riscoperta della vocazione alla contemplazione insita nella scelta battesimale, che si dilata in quell'atteggiamento ascetico che non è altro che lo sviluppo della vocazione alla conversione che accompagna continuamente chiunque abbia scelto il Cristo morto e risorto, come il significato permanente della propria esistenza. Ciò dovrebbe risultare particolarmente significativo alla luce delle intuizioni conciliari( cfr SC n.2):
- ogni segno sacramentale nel vivo contesto dell'azione liturgica
- vive del primato dell'invisibile, dove ogni visibilità trova il proprio significato,
- perché il discepolo venga trasfigurato nel Maestro, vivendone la storia pasquale.
Due particolari nella preghiera di benedizione delle ceneri risulta particolarmente significativo.
a)...attraverso l'itinerario della quaresima
giungano completamente rinnovati
a celebrare la pasqua del tuo Figlio.
b) L'esercizio della penitenza quaresimale
ci ottenga il perdono dei peccati
e una vita rinnovata
a immagine del Signore risorto.
Se leggiamo in profondità questi due testi eucologici, intuiamo in queste orazioni della chiesa la grande positività evangelica del vissuto penitenziale della quaresima.
- Innanzitutto il segno delle ceneri ci rimanda al mistero della sepoltura di Gesù nel sabato santo e ci fa intravedere come dalle ceneri della morte dell'uomo vecchio scaturisca quell'uomo nuovo che viene contemplato nella veglia pasquale. In certo qual modo le ceneri rappresentano il punto di partenza per gustare l'ineffabile mistero della fedeltà divina che brama far appetire la novità del mondo attraverso il mistero del morire a ciò che non appartiene al disegno storico-salvifico del Padre. Nello stesso tempo nel gesto dell'imposizione delle ceneri il credente incarna l'intensa supplica alla Fonte di ogni dono perché nello Spirito possa essere veramente rivestito dell'uomo nuovo: profonda aspirazione di ogni cuore credente.
- Contemporaneamente si mette in luce la centralità del mistero pasquale come passaggio dalla morte alla vita attraverso la drammatica esperienza della passione e morte di Gesù. Lo sfondo del mistero pasquale anima questa celebrazione e stimola i fedeli a leggere l'insieme del cammino quaresimale come autentico itinerario di configurazione a Cristo.
- L'attenzione, infine, viene posta sulla rigenerazione dell'uomo, nel quale viene portato a compimento il progetto del Padre di rigenerare la creatura umana collocandola nella luce del Risorto. La luminosità propria della fedeltà del Padre sostiene l'intero cammino di viva imitazione del Cristo.
Simili finalità si rivelano molto stimolanti per costruire nella positività il cammino quaresimale verso la pasqua del Signore, perché permettono alla comunità di non ricadere nella drammatica negatività dell'esistenza. E' un immagine che troppe volte rovina la visione luminosa della quaresima.